“Dal Femminile Al Plurale”
Data: 07/11 Marzo 2025
Sede: Villa Bagatti Valsecchi
Curatori: Elena Riva, Ilaria Centola e Manuel Zoia
Villa Bagatti Valsecchi ospita la prima edizione del festival “Dal Femminile al Plurale”, un evento nato per creare un luogo di incontro e confronto, dove uomini e donne possano dialogare e condividere un mosaico di esperienze narrative e emozionali. Al centro di questa iniziativa si colloca infatti il
potere delle storie: raccontare per conservare la memoria e riuscire a trasformare il presente. Il festival si propone come un momento di celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, dando voce alle esperienze femminili attraverso la parola, la musica e l’arte. Un ambiente libero da etichette, pensato per dare spazio a storie che spesso rimangono ai margini della narrazione pubblica.
Ideato da Elena Riva, Presidente della Fondazione La Versiera 1718, Ilaria Centola, Direttrice di Milano Scultura e Manuel Zoia con la collaborazione di Loris Innocenti, “Dal Femminile al Plurale” è un viaggio attraverso l’arte in tutte le sue forme – scultura, pittura, musica e letteratura – che mira a coinvolgere il pubblico in un’esperienza emozionale e intellettuale.
Da oltre un secolo, la Giornata Internazionale della Donna celebra i progressi economici, politici, culturali e sociali raggiunti dalle donne in tutto il mondo. Ogni anno le Nazioni Unite promuovono questa ricorrenza per riconoscere il loro coraggio e la loro determinazione nel lasciare un segno e fare la differenza, non solo nella grande Storia, ma in quella delle persone comuni. L’8 marzo, quindi, non è solo una data simbolica, ma costituisce un momento per ricordare gli sforzi di chi, indipendentemente dal genere, si è battuto per una società più equa e giusta.
Nonostante i progressi compiuti nel tempo, in molte parti del mondo le donne affrontano ancora gravi disuguaglianze sociali, economiche e umanitarie che ne limitano le opportunità di crescita. Anche in Italia, la situazione rimane complessa: gli effetti della pandemia hanno colpito in misura maggiore le donne, penalizzandole nel mondo del lavoro e dell’istruzione. Per questo, è fondamentale continuare a sfidare gli stereotipi di genere, denunciare le discriminazioni, promuovere l’inclusione e costruire una narrazione capace di generare cambiamento. “Dal Femminile al Plurale” si propone di farlo attraverso l’arte e la bellezza, raccontando le storie di quelle donne e di quegli uomini che le hanno aiutate a sfidare i pregiudizi per immaginare e costruire una società diversa e dare speranza alle generazioni successive.
A fare da cornice agli incontri, alle performance, agli interventi musicali e alla mostra, saranno gli ambienti suggestivi di Villa Bagatti Valsecchi e il suo splendido giardino all’inglese. Un luogo che, con il suo eclettismo, riflette il caleidoscopio di esperienze artistiche, musicali e letterarie che il festival intende offrire. L’atmosfera storica e la bellezza della location renderanno “Dal Femminile al Plurale” un’esperienza immersiva, capace di coinvolgere il pubblico in un racconto che intreccia arte, cultura e dialogo sociale.
La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione della Banca Popolare di Sondrio e di Ristopiù Lombardia Spa Società Benefit a socio unico con sede operativa a Varedo, e si avvale del patrocinio del Comune di Varedo.
La mostra “Dal Femminile al Plurale” nasce come un dialogo artistico aperto, un intreccio di voci, esperienze e linguaggi che esplorano la dimensione del femminile nella sua complessità. Gli artisti partecipanti, attraverso
diversi mezzi espressivi, riflettono sulle molteplici declinazioni dell’essere donna, superando stereotipi e visioni univoche per restituire un’immagine sfaccettata e in continua evoluzione.
L’esposizione si articola in una serie di opere che affrontano il tema del corpo, della memoria, dell’identità e della relazione con lo spazio sociale e politico. Alcuni lavori indagano la rappresentazione del corpo femminile, sovvertendo gli sguardi tradizionali e restituendo autonomia e autodeterminazione alla figura della donna. Altri si concentrano sulla trasmissione della memoria e sulle genealogie femminili, rivelando narrazioni intime e collettive che spesso restano ai margini della storia ufficiale.
Le installazioni dialogano con il pubblico, stimolando una riflessione sulla condizione delle donne oggi, sulle lotte per i diritti e sulle prospettive future di emancipazione e inclusione. Il linguaggio visivo si fa strumento di consapevolezza e azione, capace di suscitare emozioni e interrogativi, senza offrire risposte univoche, ma aprendo a nuove letture e interpretazioni.
Dal Femminile al Plurale non è solo una mostra, ma un processo di confronto e di condivisione, un invito a ripensare il concetto di femminilità in chiave plurale, inclusiva e dinamica. Un’esperienza immersiva che, attraverso l’arte, restituisce voce e visibilità a prospettive che spesso restano inascoltate, promuovendo un cambiamento culturale che riguarda tutti.
